GUIDA ALL’ACQUISTO DELLE CITYCAR
Dominatrici del mercato italiano fin dal secondo dopoguerra, le auto cittadine sono da sempre il perfetto compromesso fra stile, comodità e risparmio che viene ricercato da chi utilizza l’auto quotidianamente, ma percorre in genere tragitti di pochi chilometri, prevalentemente in città. Le motorizzazioni brillanti e il rapporto peso/potenza ottimizzato per cicli urbani, insieme alle dotazioni di sicurezza pensate per affrontare in serenità condizioni meteo avverse, rendono le city car un’ottima soluzione, adatta anche ai neopatentati, per muoversi nel traffico urbano con agilità.
Come nascono le auto cittadine
Il termine citycar appartiene al nostro dizionario da poche decine di anni, ma le auto cittadine sono presenti nel panorama della mobilità urbana italiana da molto più tempo. È a partire dal secondo dopoguerra, infatti, che le mini-auto o auto da città hanno cominciato a comparire per le strade delle nostre città, rappresentando il simbolo di una classe operaia nuova, con maggiori possibilità economiche e un marcato bisogno di riscattarsi dalle privazioni della guerra.
Mettersi al volante della propria auto diventa così non soltanto un modo per spostarsi da un punto A ad un punto B - ossia, in genere, i pochi chilometri che separano la propria abitazione dal luogo in cui si lavora – ma il mezzo per affermare uno status sociale diverso, che eleva il proprietario d’auto al di sopra di quegli sfortunati costretti a usufruire ancora dei lenti, affollati ma economicissimi mezzi pubblici. Le antesignane delle moderne city car nascono dunque, negli anni ’50 del Novecento, in risposta a un’aumentata possibilità di spesa, come bene di largo consumo e di uso quotidiano, perfette per spostarsi nelle vie anguste dei centri cittadini italiani.
Le city car oggi
Il segmento delle citycar è ancora oggi quello più battuto: i dati UNRAE di aprile 2018 mostrano come, nella ripartizione per segmento delle immatricolazioni di auto totali, la fetta delle utilitarie e delle piccole citycar rappresenti oltre il 50% dell’intero mercato automobilistico italiano. Questo perché ancora oggi quello della citycar è un segmento capace di rispondere a un’esigenza di mobilità comune alla maggior parte delle persone: brevi spostamenti durante la settimana per recarsi al lavoro, una manciata di chilometri al weekend per raggiungere gli amici per una serata fuori.
Rispetto a qualche decina di anni fa, poi, anche le utilitarie hanno saputo reinventarsi guadagnando altri sostenitori: innanzitutto perché le case automobilistiche hanno perseguito sempre più lo scopo di creare mezzi compatti che fossero, oltre che funzionali, anche soddisfacenti in termini di prestazioni. Alla diminuzione del peso di queste vetture è infatti andata di pari passo l’invenzione di motori più performanti, in grado di regalare prestazioni soddisfacenti e, perché no, rispettare l’ambiente.
I vantaggi delle city car
Maneggevolezza: le citycar, che corrispondono al segmento A della classificazione in uso in Europa, hanno dimensioni ridotte (inferiori ai 4 metri), un ampio angolo di sterzo e, in genere, un lunotto privo di inclinazione che consente di parcheggiare con estrema facilità anche nei posteggi più stretti;
Rapporto peso/potenza e facilità di guida: le citycar moderne sono auto semplici da guidare grazie a motori brillanti e reattivi che consentono di affrontare il traffico cittadino con sprint;
Risparmio: la piccola cilindrata consente di tagliare significativamente i costi di assicurazione e bollo, oltre al fatto che il prezzo di partenza di una vettura di questo segmento è più basso rispetto a quello di una berlina;
Ecologia: tutte le citycar di moderna generazione dispongono di efficienti sistemi per la riduzione delle emissioni inquinanti (ad esempio lo Start&Stop o i filtri antiparticolato per i diesel).
Quali sono i migliori optional per una city car
Maneggevolezza: le citycar, che corrispondono al segmento A della classificazione in uso in Europa, hanno dimensioni ridotte (inferiori ai 4 metri), un ampio angolo di sterzo e, in genere, un lunotto privo di inclinazione che consente di parcheggiare con estrema facilità anche nei posteggi più stretti;
Rapporto peso/potenza e facilità di guida: le citycar moderne sono auto semplici da guidare grazie a motori brillanti e reattivi che consentono di affrontare il traffico cittadino con sprint;
Risparmio: la piccola cilindrata consente di tagliare significativamente i costi di assicurazione e bollo, oltre al fatto che il prezzo di partenza di una vettura di questo segmento è più basso rispetto a quello di una berlina;
Ecologia: tutte le citycar di moderna generazione dispongono di efficienti sistemi per la riduzione delle emissioni inquinanti (ad esempio lo Start&Stop o i filtri antiparticolato per i diesel).
Le city car e auto cittadine della gamma Peugeot
La motorizzazione PureTech, inoltre, è conforme alla nuova normativa Euro 6.2 che entrerà in vigore a partire dal 2020: si tratta di un motore da 1.2 in grado di esprimere una potenza di 82 CV, perfetto per chi, oltre a muoversi nel traffico urbano, guida anche su strade a percorrenza veloce. Leggermente più risparmioso invece il VTi da 1.0 litri e 69 cavalli, disponibile sia sulla versione 3 porte sia quella 5 porte di Peugeot 108 e caratterizzato da una risposta brillante in accelerazione. Sul versante dello stile è possibile invece scegliere fra otto colori di carrozzeria (anche bicolor), sette temi di personalizzazione interna e quattro allestimenti. Inoltre, scegliendo la versione Peugeot 108 TOP! si avrà anche il tetto in tela apribile, per godersi l'aria aperta anche quando si è alla guida. Le dimensioni molto contenute (348 cm in lunghezza, 162 in larghezza e 146 in altezza) e l’inclinazione verticale del lunotto posteriore rendono infine questa citycar semplice da parcheggiare ovunque, anche senza usare sensori.